Il mare è fatto di gocce. Se gestirete i progetti con progressività, dedizione e costanza, queste gocce potranno formare il vostro personale oceano comunicativo, del quale potrete avvalervi per far prosperare la vostra azienda o rendere estremamente efficiente l’ente che dirigete.
Se invece aprirete molti fronti, presi dall’entusiasmo, vi renderete presto conto che per seguire bene ogni attività dovrete rubare del tempo al vostro core business, e alla fine molti progetti saranno inevitabilmente destinati a naufragare lentamente, comportando uno spreco di tempo e denaro.
Il metodo migliore consiste nell’adottare una strategia progressiva, che costruisca la vostra comunicazione mattone dopo mattone senza tralasciare alcun aspetto (dalla segreteria telefonica alla pubblicazione del sito): con il passare del tempo alcuni processi diverranno degli automatismi condivisi da tutta la struttura aziendale perché percepiti e riconosciuti come valore ed aiuto.
La comunicazione ha una curva di apprendimento molto lenta perché il suo successo è in gran parte dovuto a componenti psicologiche sia individuali sia di gruppo. La parola chiave in questo caso è “continuità”, perché i risultati di una strategia di comunicazione non devono essere esplosivi, ma progressivi: da un lato accompagnano la crescita dell’azienda e dall’altro devono essere tali da non introdurre delle criticità, anche temporanee, alla struttura organizzativa.
Il nostro consiglio è di non affidarsi all’impulsività ma sapere che la comunicazione, in fondo, è una scienza abbastanza esatta, da maneggiare con cura.