Marketing Olfattivo: qual’è il profumo del vostro Brand?

La maggior parte delle aziende basano la loro comunicazione sui sensi della vista e dell’udito (loghi, pubblicità stampata, televisiva e radiofonica, web). Tuttavia, le emozioni evocate dall’olfatto possono essere decisive nella decisione di acquisto. Alcuni marchi hanno imparato che associando uno specifico aroma ai valori che si vogliono trasmettere, si possono ottenere ottimi risultati non solo dal punto di vista delle vendite, ma anche della produttività e delle condizioni di lavoro.
Marketing olfattivo

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Recession Opportunity

In questo periodo si sta frequentemente accostando l’attuale crisi economica alla Grande Depressione successiva al crollo di Wall Street nel ’29. Per quanto il paragone sia per molti versi improprio, è tuttavia utile guardarsi indietro e analizzare le strategie che hanno aiutato aziende e mercati ad uscire più velocemente da quella crisi o addirittura a trarne dei vantaggi competitivi.
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Fringe: sulle orme di Lost

Mentre alcuni pensano che la serie Lost stia perdendo audience a causa del perpetuarsi di domande senza risposta, la nuova serie del produttore JJ Abrams ne ripercorre i passi.

Fringe, appena lanciato negli Stati Uniti, segue le indagini l’agente speciale Olivia Dunham su una serie di misteriose anomalie biologiche. Come in Lost, sono presenti molti riferimenti a numeri e simboli che sicuramente acquisteranno sempre maggiore importanza con il proseguire degli episodi.

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Londra 2012 e i loghi olimpici

Durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Pechino, il grande pubblico ha conosciuto il logo dei prossimo Giochi che si terranno a Londra nel 2012.

Il logo rappresenta i numeri che compongono 2012, in stile “graffitaro” e con colori decisamente acidi. I primi due simboli possono anche essere interpretati come le lettere LO di London.

Presentato già un anno fa in Inghilterra e realizzato dall’agenzia di design Wolff Olins per la modica cifra di 600mila euro, ha suscitato un’ondata di polemiche senza precedenti. La versione video, che alternava velocemente loghi di colore rosa, blu, verde e arancione, è stata addirittura ritirata per aver causato 12 casi di collasso in persone sofferenti di epilessia.

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italia.it: spaghetti web

Vogliamo contribuire a portare alla luce uno dei più grossi (ed insabbiati) scandali della politica di casa nostra, che quando ha deciso di occuparsi di comunicazione e web lo ha fatto con la consueta competenza…

Ricordate il portale italia.it, sbandierato dall’allora ministro Rutelli come il nuovo punto di riferimento per il turismo italiano? Beh, da venerdì 18 gennaio 2008 il progetto è stato sospeso, nel silenzio quasi totale di stampa ed, ovviamente, politica.

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I nuovi classici: dite la vostra!

In occasione dell’uscita del millesimo numero, il magazine statunitense “Entertainment Weekly” ha pubblicato un’edizione speciale dedicata a tutte quelle opere della musica, del cinema, della televisione, della letteratura, dello stile, della tecnologia e via dicendo, che hanno maggiormente influenzato la cultura popolare negli ultimi 25 anni.

Non necessariamente i migliori, piu celebrati o più costosi, ma quelli che nell’immaginario collettivo si possono fregiare del titolo di “nuovi classici”!

I nuovi classici

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Etichette da bere

Un recente studio offre nuovi indizi su come il giudizio dei consumatori di vino sia fortemente influenzato dall’etichetta.

La ricerca “Design Olistico degli imballaggi e Impressioni dei Consumatori” (“Holistic Package Design and Consumer Brand Impressions”) è recentemente apparsa sul Journal of Marketing, a cura dei professori Malkewitz e Orth dell’università di Kiel in Germania. “Si possono fare un sacco di soldi aiutando I consumatori a fare le scelte giuste” afferma Malkewitz. “L’imballo aiuta le persone a prendere una decisione”.

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La comunicazione ambientale che ci piace

Aardman Animation Studios e Animal Planet hanno unito le proprie forze per dar vita ad un progetto di comunicazione che insegna quanto sia facile proteggere l’ambiente con piccoli gesti.

Il tutto viene illustrato attraverso una collezione di brevi animazioni ed un minisito, tutti mirati alla conservazione del pianeta. Le stars dei filmati sono Cyril, un cane che si agita quando si spreca elettricità, Jolly, una medusa che balla il tango con un sacchetto di plastica, Freda, un orango tango che lavora come cassiera al supermarket, e la famiglia Merkaat, costituita da dieci cani della prateria che si sorbiscono le esalazioni delle automobili.

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Katachi no aji, la forma del gusto

Costosi piatti di forme inusuali, contorni esotici, elaborazioni artistiche alla Jackson Pollock realizzate con sottili fili di creme o condimenti: la moda è da tempo entrata in cucina, ed ha capito che l’occhio può ingannare il palato…

La presentazione assume ormai un ruolo determinante nella percezione del cliente, tanto che sono nati nuovi lavori come il “Food Stylist”: se l’aspetto di un cibo fa salire le nostre aspettative, percepiremo anche il suo gusto come migliore di quanto non sia in realtà.

I giapponesi hanno un termine specifico per definire questo fenomeno: “katachi no aji”, ovvero “la forma del gusto”. Non a caso la cucina giapponese fa della presentazione dei cibi un’arte.

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La comunicazione come supporto al cambiamento

Il cambio radicale della distribuzione trova le aziende nella difficoltà di cogliere l’attimo. Non esiste più la piramide verticale (alto medio basso), ma un’ellisse trasversale dove tutti i prodotti di prima necessità e di servizio vengono offerti in aree compensative degli svuotamenti dei centri storici.

Mentre negli stessi centri storici si trovano “flag stores” in franchising (che permettono ai marchi sia di mantenere l’immagine sia di riversare le difficoltà di vendita sui gestori), i centri commerciali cambiano come successe molti anni fa negli USA: vi si può comodamente comprare dal bene di prima necessità al superfluo. Sono la nuova piazza della società. In questo senso ci possono essere delle opportunità se viene cambiata la mentalità del product-placement.

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