Il marketing ha l’obiettivo di rivolgersi a tutti e tre i cervelli, in modo tale da non innescare conflitti che potrebbero portare a decisioni di non acquisto.
La pubblicità degli albori era rivolta al nuovo cervello: voleva persuadere il cliente con motivazioni logiche. Foto, colori e video non erano ancora presenti ed i messaggi stampati erano esclusivamente testuali: essendo la scrittura un linguaggio verbale, il destinatario era quindi necessariamente la “testa”.
L’introduzione di colori, grafica, musica, animazione, ha permesso di rivolgersi al “cuore”, richiamando una risposta emozionale. Questi elementi possono aggirare la logica che la “testa” richiede: si vedano ad esempio molte campagne pubblicitarie senza una sola parola scritta (es. Nike o Benetton). Continua a leggere Quell’animale che mi porto dentro – 2

Per poter approfondire le leve strategiche di marketing in uno scenario mutato è necessario fare chiarezza su due fraintendimenti riguardo al web.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.”
Boomers, Gen X o Millennials? Di che generazione sei?
Come in tutti i mercati, anche comunicazione e marketing non si sottraggono al tiramolla tra richieste del cliente e disponibilità del fornitore. Semmai propro questa tipologia di servizi è soggetta ad una particolare pressione riguardo ai tempi di consegna che devono generalmente essere “just before time” perché spesso (e non sempre a ragione) si trovano penalizzate in quanto a valle di una serie di processi decisionali.
Qualche giorno fa abbiamo partecipato ad un incontro con Antonio Campo Dall’Orto, Vicedirettore di MTV International e figura di grande rilievo nel panorama televisivo (e non solo, visto il recente intervento alla convention di Matteo Renzi) italiano.
Bel tempo, pioggia, bel tempo, pioggia… Crisi, ripresa, Grecia, e poi chissà…?